Coronavirus e Fake News: come reagisce la politica italiana



In queste ultime settimane di emergenza sanitaria si sta sentendo parlare più del solito di fake news. Ma le notizie false, purtroppo, non sono un fenomeno nuovo. Le cosiddette “bufale” sono le notizie diffuse in particolar modo online, le cui informazioni trasmesse non corrispondono al vero, in quanto tendono a trasmettere un’informazione ingannevole, distorta o addirittura inventata. Pur essendo sempre esistite, con l’immediatezza della comunicazione digitale, le fake news coinvolgono e raggiungono un enorme numero di persone. 

La grande quantità di fake news diffuse in Rete e la rapidità con la quale queste ultime si diffondono rendono difficile, per gli internauti, distinguere le notizie vere dalle false. 
Il Governo italiano, consapevole del fatto che diffondere notizie false e/o allarmistiche può ostacolare la lotta al coronavirus, ha dato una risposta proponendo una soluzione al grave pericolo della disinformazione.
A seguito dell’emergere della crisi sanitaria dovuta al Covid-19, sono state diffuse molte notizie false in merito al virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. Per combattere questa pericolosissima disinformazione, la politica italiana ha deciso di correre ai ripari istituendo un’ “Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network”. Lo ha annunciato poche settimane fa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Andrea Martella. 

Tale decisione non è stata accolta da tutti con lo stesso entusiasmo di Martella. Infatti, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha espresso le sue considerazioni sul proprio account Twitter, sostenendo che l’unità di monitoraggio per contrastare le notizie false riguardanti il coronavirus rischia di “limitare la libertà”. Andrea Martella ha risposto alla critica avanzata da Giorgia Meloni spiegando che la task force contro le fake news ha il compito di evitare lo scompiglio e tutelare la salute dei cittadini, aggiungendo che tale iniziativa è volta a  combattere la disinformazione, non le opinioni dei cittadini.

Elvira Cafaro

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